mercoledì 20 gennaio 2021

Preludio

Ciao, lettore. Ammesso che tu ci sia.
Credo sia d'obbligo che il primo post di questo blog ti parli un po' di me, ammesso che tu sia qui e mi stia leggendo. 
Mi chiamo Silvia, ho 27 anni, e vivo a Fiumicino, vicino a Roma. Sono fidanzata da sei anni con Mauro, ma ancora non conviviamo.
Quando avevo 21 anni ho aperto un'attività, una ludoteca per bambini. Uno pensa che l'imprenditoria giovanile e femminile sia un ottimo punto di partenza, e invece dopo tre anni ho chiuso battenti. Niente di troppo drammatico, i bambini erano felici e i genitori anche, il mio portafogli no. Nei mesi in cui andava bene riuscivo ad andare in pari con le spese (dove ovviamente il mio stipendio non era compreso), in quelli in cui andava male mi indebitavo per restare in piedi.
Dopo tre anni che lavori nella tua attività, dalla quale non vedi un soldo, ti chiedi se non sia meglio chiudere e lavorare per qualcuno che, almeno, ti paga. 
Così ho chiuso, e sono tutt'ora indebitata per ripagare i buffi.
Questo discorso non è per rattristirti, giuro, è per farti capire che comunque, nonostante tutto, non mi perdo d'animo. Chiusa la ludoteca ho fatto mille lavori diversi (anche perché indebitata come sto non è che io abbia molta scelta): ho lavorato come hostess su una barca a vela di ricchi ricchissimi, ho lavorato in un supermercato, come cameriera, come commessa. Poi ho deciso che se dovevo fare mille lavori, tanto valeva fare lavori che mi piacessero.
Ho cercato un po' in giro, e dopo aver lavorato un estate in una fattoria didattica per gli animali, ho iniziato a lavorare come istruttrice e soccorritrice in un parco avventura. Ma è un lavoro stagionale, quindi lo alterno facendo la baby sitter a due bambine adorabili.


Bene, questo è un preambolo molto grande, di cui magari non ti importa molto, quindi ora mi concentro sull'argomento di questo blog.
Da un paio di mesi ho deciso di intraprendere un percorso che mi porterà a diventare un'apicoltrice. 
E' stata una decisione semplice da prendere in realtà, quasi un'epifania. 
Vorrei che partisse come un hobby, ma che a lungo termine diventasse un lavoro, un lavoro che mi piacerebbe fare e che farebbe bene alla Terra, oltre che a me. 
Ho deciso di non informarmi da internet, ma di partire da zero e seguire un corso. Ora sono alla terza lezione, e conto di mettere le arnie già a inizi Maggio. 
Questo blog sarà un modo per tenere traccia dei progressi e delle idee. 
Ora sto cercando un terreno dove mettere le arnie, e che dovrei vederne uno settimana prossima. 

Il nome non so se mi convince, ma la scelta è ricaduta su Verbena perché tra i vari hobby che ho faccio gioco di ruolo dal vivo (ci vorrebbe un post a parte, ma il riassunto più stretto che posso farti è quello di un teatro di improvvisazione senza pubblico), e un mio personaggio si chiamava Verbena, e faceva parte di un gruppo chiamato Alveare.
In più, nello specifico, la Verbena è una pianta dai fiori fucsia, molto apprezzata da impollinatori come api, a cui gli antichi romani attribuivano proprietà magiche. 

Non so esattamente quanto debba essere lungo il post di un blog, ma credo di aver detto grossomodo quello che volevo dire.
Se mi stai leggendo, lettore volante, ti ringrazio per essere arrivato qui in fondo. 

Ad maiora!

- Silvia

Preludio

Ciao, lettore. Ammesso che tu ci sia. Credo sia d'obbligo che il primo post di questo blog ti parli un po' di me, ammesso che tu sia...